BULGARO, IMPERO

Formazione territoriale costituita già dal 680 dai khan bulgari e legittimata dopo la loro cristianizzazione con il titolo di zar dei bulgari e dei greci da loro assunto nel 913. Estesosi nell'VIII secolo a sud verso la Macedonia e a nordovest lungo la riva destra del Danubio, raggiunse la massima estensione col primo zar Simeone I il Grande, che conquistò la Serbia e gran parte della Macedonia, assediando Costantinopoli (913) ed espugnando Adrianopoli. Nel 927 il titolo di zar fu riconosciuto dai bizantini al figlio di Simeone, Pietro, che fece della Bulgaria un satellite culturale di Costantinopoli e non fu in grado di mantenere il dominio sulla Serbia. Nel 971 il terzo zar, Boris II, fu costretto dall'imperatore Giovanni Zimisce a rinunciare al titolo e la Bulgaria fu annientata come entità politica autonoma, venendo ridotta alla sola regione di Sofia, trasformata in tema imperiale. L'impero bulgaro fu ricostituito a partire dal 976 da un ufficiale macedone, Samuele, che volle ricongiungersi all'eredità di Simeone e fu a capo di un sistema territoriale che includeva anche Macedonia, Tessaglia, Epiro e Albania, avendo come capitale Ocrida, nella attuale Repubblica macedone. Annientato da Basilio II nel 1014, anche questo secondo impero bulgaro tornò, insieme a tutti i Balcani, sotto la diretta sovranità bizantina. Il regno di Bulgaria tornò a essere indipendente nel 1187 sotto la dinastia degli Asen e raggiunse verso il 1230 la sua massima estensione, dal lago di Ocrida al mar Nero. Soggetto alla pressione della dinastia bizantina dei Paleologhi e alle incursioni mongole, perse il ruolo di maggiore forza dei Balcani (passato nel XIV secolo alla Serbia) e cadde sotto il dominio turco.
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